Il Coronavirus sta mettendo a dura prova le imprese, che da mesi risentono delle misure di prevenzione e contenimento del contagio messe in atto dalla Cina, prima, e dell’Italia e dal resto d’Europa, poi.
E così imprenditori e manager si trovano a dover fare i conti con significativi problemi legali e nuove sfide aziendali.
Dalla gestione dei contratti, ritiro e consegna delle merci, i viaggi di lavoro, fino allo smart working. Ecco una guida per non lasciarsi contagiare.
Gestione dei contratti aziendali. Secondo gli esperti, i contratti esistenti dovrebbero essere rivisti con particolare attenzione ai diritti di modifica, di rinnovo e di risoluzione.
Potrebbero infatti verificarsi situazioni in cui le aziende o le controparti riscontrino che l’interruzione della catena di fornitura abbia impedito, ad esempio, l’adempimento di obblighi legali previsti come ad esempio la spedizione dei prodotti ai clienti.
In tal caso, potrebbe essere necessario esaminare se vi sono diritti di recesso o se esiste la possibilità di appellarsi alle disposizioni di forza maggiore.
Le clausole di forza maggiore nei contratti possono essere redatte in modo generale e, in caso di controversia, possono essere interpretate in base alla legge applicabile al contratto.
Se la controparte non è in grado di adempiere ai termini del contratto, è consigliabile trovare soluzioni per mitigare la perdita.
Nel caso appena citato, ad esempio, bisognerebbe provare a cercare controparti alternative, al fine garantire la continuità nella catena di approvvigionamento e distribuzione dei prodotti.
Spedirecomodo potrebbe essere una buona soluzione alternativa per tutte le esigenze di spedizione pacchi, buste o pallet poiché tutte le operazioni di acquisto e monitoraggio delle spedizioni (Tracking) avvengono online.
Si può spedire all’estero e spedire in Italia comodamente da casa o in ufficio senza rischi di contagio da Coronavirus.
Quando si negoziano nuovi contratti, è possibile valutare in che modo il virus COVID-19 potrebbe influire sugli obblighi delle parti e includere la lingua pertinente per far fronte a questo, considerando diversi scenari.
Ad esempio, se le banche o i mercati dei cambi si chiudessero inaspettatamente, ciò potrebbe avere un impatto sul calcolo dei ‘giorni lavorativi’ e sui tempi di esecuzione dei contratti o dei documenti finanziari.
Idem per la chiusura improvvisa di Aziende ed esercizi commerciali ai quali solitamente vengono inviati i prodotti venduti. Occorre quindi prevedere numerose destinazioni alternative, mai prese in considerazione prima, per il recapito a domicilio di prodotti o documenti.
Questo ovviamente vale anche per le spedizioni pacchi e buste tra privati. In questo periodo è meglio evitare di portare personalmente pacchi da qualche parte e demandare il trasporto ad un operatore specializzato come Spedirecomodo che consente di spedire online in modo facile e veloce quando e dove vuoi.
Gli esperti ricordano innanzitutto che i datori di lavoro hanno il dovere, per legge, di fornire un luogo di lavoro sicuro: devono quindi attuare misure per prendersi cura dei propri dipendenti in modo ragionevole.
Le norme anti coronavirus impongono di attuare, per quanto ragionevolmente fattibili, le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti sul luogo di lavoro e la violazione delle disposizioni della legge potrebbe costituire un reato.
A questo proposito, esiste un recente esempio molto utile: i partner tripartiti dello stato di Singapore che ha dovuto affrontare la medesima crisi ovvero il ministero dei Lavoratori, il Congresso Nazionale dei Sindacati e la Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro hanno infatti fornito una consulenza generale ai datori di lavoro in merito alle misure da ritenersi appropriate sul posto di lavoro che i datori dovrebbero adottare per continuare a gestire le loro attività minimizzando i rischi di diffusione della del virus nella comunità.
Ecco cosa includono le misure anti coronavirus consigliate:
Alcuni datori di lavoro potrebbero aver stipulato un’assicurazione che copre il rischio di responsabilità per violazione del dovere di diligenza del datore di lavoro.
Può essere utile verificare la polizza assicurativa e accertare se la polizza copra o meno i danni subiti da un dipendente, a causa dell’infezione da virus Covid-19 contratta durante un viaggio di lavoro oppure la consegna di un documento urgente da qualche parte.
Operatività in smart working. Dal 22 febbraio la maggior parte delle grandi imprese del terziario a Milano hanno adottato prassi di Smart working per consentire la continuità operativa in ottemperanza ai piani di Contigency Plan addottati in casi di emergenza, come per il caso del Coronavirus Covid-19.
Hanno funzionato, per la maggior parte hanno retto seppure in alcuni casi, soprattutto nel mondo della produzione industriale, l’operatività con strumenti e l’uso di applicativi che consento la gestione dell’operatività, e la loro connessione, non sono stati gestibili da remoto e per tanto in alcuni casi lo smart working non è stato applicabile.
E’ stato questo il primo vero caso in cui si sono adottate le politiche di Contingency Plan e forse, secondo gli esperti, sarebbe opportuno rivederle alla luce di cosa ha veramente funzionato e di cosa andrebbe adeguato e rivisto.
Alla luce di tuto questo, gli esperti chiudono quindi con un consiglio: “Si consiglia alle imprese di reagire rapidamente e di essere proattive nell’elaborazione di un piano d’azione per affrontare potenziali problemi relativi ai rischi legali e alla gestione dei dipendenti”.
Si può iniziare dalle spedizioni pacchi utilizzando un sito specializzato come Spedirecomodo per spedire in Italia e spedire in Europa in tutta sicurezza da casa o in ufficio con i maggiori Corrieri Espresso nazionali ed internazionali.
Spedire online senza rischi coronavirus e con tutta l’assistenza di cui hai bisogno.
Se hai bisogno di informazioni e utili consigli per realizzare un ecommerce di successo visita Métaxy.
Il Team di Spedirecomodo